Si parla di tassellazione (o
pavimentazione) di un piano quando si riesce a ricoprire questo con
una serie infinita di tasselli (o piastrelle) senza lasciare spazi
vuoti.
Le tassellazioni sono usate fin
dall'antichità per ricoprire e decorare superfici ottenendo degli
ottimi effetti ed in alcune culture sono diventati una vera e proprie
arte come i mosaici moreschi.
Lo studio della tassellazione del piano
ha, dal punto di vista geometrico, un rilevante valore formativo:
aiuta ad individuare e riconoscere la proprietà delle figure
geometriche, a riconoscere alcuni invarianti per isometrie ad
analizzare e risolvere alcuni tipi di problemi.
Per raggiungere certi obiettivi
scolastici dobbiamo limitare il campo di studio a tassellazioni
semplici di cui non sia tropo difficile studiare le proprietà
geometriche lasciando agli artisti la creazione di effetti
particolari.
Un ulteriore aspetto formativo riguarda
l'uso di un software come GeoGebra per realizzare le composizioni
usando le trasformazioni nel piano per evitare di disegnare una
piastrella per volta come si dovrebbe fare con la matita.
Definizione:
Tutti gli elementi della tassellazione
devono essere uguali, ogni elemento deve aderire perfettamente a
quello vicino senza lasciare neanche il più piccolo spazio e non ci
deve essere sovrapposizione tra gli elementi.
Perchè si possa fare una
tassellazione occorre che i vertici delle figure vicine si dispongano
in modo che la somma degli angoli sia di 360°.
Tassellazione con poligoni
Cominciamo quindi dai poligoni regolari
che sono ampiamente usati nella piastrellazione dei pavimenti delle
nostre case: triangolo equilatero, rettangolo o quadrato ed esagono
regolare.
Come si vede dalle figura nel caso di
triangoli e quadrati le disposizioni possono essere di vario tipo,
basta far scorrere le file orizzontali, nel caso degli esagono invece
la disposizione è obbligata.
Due fasci di rette parallele
equidistanti tra loro determinano quadrati o parallelogrammi che
formano una tassellazione molto semplice del piano.
Possiamo quindi stabilire
che nel caso di parallelogrammi una tassellazione del piano è sempre
possibile. Le forme di base appena viste sono semplici ed intuitive
ed ogni volta che possiamo ricondurci a queste avremo la possibilità
di fare una tassellazione
Caso del triangolo
qualunque
La tassellazione è sempre
possibile nel caso del triangolo perchè accostando due triangoli in
modo opportuno si ottiene un parallelogrammo.
Dato un triangolo qualsiasi
ABC, se si considera il punto A' simmetrico di A rispetto al punto
medio M del lato BC si può costruire un triangolo BCA' che
accostato ad ABC forma un parallelogrammo.
Si può anche dire che
A'B'C' è simmetrico di ABC secondo una simmetria centrale di centro
M in cui B' simmetrico di B rispetto ad M si sovrappone a C e C'
simmetrico di C si sovrappone a B. Osserviamo che, nel caso di
piastrelle per una pavimentazione, una faccia rifinita a l'altra
grezza e quindi occorre avere due tipi di piastrelle perchè, pur
essendo di uguale forma, risultano una capovolta rispetto all'altra.
Costruzione con GeoGebra
Per tassellare il piano con
dei triangoli si parte da tre punti liberi A, B, C e si costruisce il
triangolo T di vertici ABC, questi sono gli unici punti liberi della
costruzione.
Poi, con una simmetria
centrale, si costruisce il triangolo T' simmetrico di T rispetto al
punto medio M del lato BC ottenendo un parallelogrammo che può
essere replicato quante volte si vuole.
Definiamo una lista T1 =
{T, T'} che ci permette di riferirsi al parallelogrammo come ad
un unico oggetto. I parallelogrammi vicini sono ottenuti a partire da
T1 con delle traslazioni.
Usando u = B – A
come vettore di traslazione si ottiene il parallelogrammo accostato a
destra ed usando v = C – A quello
accostato sopra.
Per
costruire il parallelogrammo a destra si usa il comando:
T2
= Trasla[T1, u]
Si
può procedere con traslazioni successive usando anche lo strumento
Traslazione della
barra degli strumenti e costruire diversi parallelogrammi fino a
ricoprire la superficie desiderata seguendo lo schema mostrato sotto.
T1'
= Trasla[T1, v] T2' = Trasla[T2, v]
T3 = Trasla[T2, u] T3'
= Trasla[T3, v]
Uso delle liste dinamiche
Di
seguito vedremo come sia possibile creare delle liste dinamiche per
eseguire la tassellazione con un solo comando.
Il
primo parallelogrammo a destra si ottiene da T1 traslando di u
(meglio dire 1 * u)
Il
secondo di un vettore 2*u, il terzo 3*u e così di seguito
Tutte
queste operazioni possono essere fatte con un unico comando che
raggruppa diverse istruzioni separate tra loro da virgole:
Successione[
<Espressione>, <Variabile>, <Valore iniziale>,
<Valore finale> ]
Nel
nostro caso il comando divente:
Tk =
Successione[Trasla[T1, Vettore[k u]], k, 0, 4]
<Espressione>
è il comando che va eseguito un certo numero di volte: Trasla[T1,
Vettore[k u]]
<varibile>
è la lettera k che deve prendere tutti i valori compresi tra 0 e 4 e
quindi traccia 5 parallelogrammi, il primo sovrapposto a quello
iniziale in modo che resti evidenziato.
Il
passo successivo è quello di traslare verticalmente rispetto al
vettore v la 'striscia' costruita con il comando Tk, si tratta
semplicemente di applicare a questa un comando analogo:
Th =
Successione[Trasla[Tk, Vettore[h v]], h, 1, 3]
questa
volta la variabile h parte da 1 perchè altrimenti sarebbe stata
replicata la prima striscia senza alcun motivo.
Notiamo
che se facciamo partire da 1 anche la variabile k il modulo originale
rimane isolato, invitiamo il lettore a modificare il listato
intervenendo sulle proprietà di Tk.
I
comandi visti possono anche essere nidificati quindi, partendo dal
modulo iniziale, possiamo creare una lista dinamica che costruisce
tutta la tassellazione.
Il file
si può trovare su:
Invece
di replicare un numero fisso di volte il modulo iniziale abbiamo
definito due slider nelle variabili m ed n definite solo per numeri
interi.
Comando
usato:
Tkh =
Successione[
Trasla[Successione[Trasla[T0,
Vettore[k u]], k, 0, m], Vettore[h v]],
h, 0, n]
Osserviamo
che i caratteri azzurri corrispondono al comando usato per costruire
Tk già incontrato e quindi costruisce una striscia orizzontale,
unica differenza la presenza della variablie m controllata dallo
slider. Quindi m determina il numero dei moduli replicati
orizzontalmente.
I
caratteri sottolineati rappresentano il comando che esegue le
traslazioni verticali, il numero di tali comandi è controllato dalla
variabile n che determina il numero di volte che la striscia
orizzontale viene replicata.
Osserviamo
che i valori di m ed n rappresentano il numero di volte che il
parallelogrammo viene replicato, se si vuole che rappresenti il
numero di parallelogrammi rappresentati il listato va modificato
mettendo (m-1) al posto di m e (n-1) al posto di n.
Il
triangolino in basso a sinistra è stato lasciato evidenziato, i suoi
vertici sono gli unici punti liberi e modificando la loro posizione
si modifica tutta la tassellazione.
Caso del quadrilatero
generico
Dato un quadrilatero
generico è sempre possibile tassellare il piano.
Con tale esagono è possibile tassellare il piano,
basta eseguire delle traslazioni di ABCD e di ADB'C' come mostrato in
figura ed i lati che sono uguali e paralleli possono essere fatti
combaciare.
Ovviamente la cosa è
possibile anche se il quadrilatero è un trapezio, se questo è
quadrilatero si può evitare anche di costruire il suo simmetrico e
si procede come è stato fatto per il triangolo.
Costruzione con GeoGebra
Con la stessa tecnica è
possibile ottenere una figura tassellante anche partendo da un
generico quadrilatero, bisogna costruire il simmetrico rispetto al
punto medio di uno dei due lati adiacenti all'angolo opposto
all'angolo interno maggiore dell'angolo piatto.
Il file si può trovare su:
Sono stati lasciati ben
evidenziati i vettori di traslazione che possono essere nascosti in
seguito ed i valori di m ed n questa volta rappresentano il numero di
tasselli che vengono mostrati.
Spostando i vertici del
quadrilatero origine ABCD si possono ottenere diverse forme, si può
anche fare in modo che il quadrilatero diventi concavo.
Caso dei pentagoni ed
esagoni convessi
La tassellazione con
pentagoni regolari non è possibile perchè l'angolo interno del
pentagono è di 108° e, se accostiamo tre pentagoni per il loro
vertice si forma una angolo di 324° mentre per avere una
tassellazione come l'abbiamo definita l'angolo deve essere di 360°.
Il caso della tassellazione
con pentagoni non regolari è possibile ed è anche interessante, si
conoscono solo 14 tipi di pentagoni che risolvano il problema ed allo
stato attuale non esiste la certezza che siano gli unici.
Per gli esagoni regolari,
come si è visto la tassellazione è molto semplice, per esagoni con
i lati opposti uguali e paralleli abbiamo visto il caso di due
quadrilateri accostati, per il caso generico ne sono stati
individuate tre tipi.
Per chi volesse avere
informazioni sull'argomento consigliamo:
Si può dimostrare che per
un numero superiore di lati la tassellazione non è possibile per
poligoni convessi. Nel caso si prendano in considerazione poligoni
concavi invece ci sono un numero infinito di possibilità.
o
RispondiEliminanon si capisce niente capre
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