Caratteristiche
dei colori
Per la
presentazione delle varie problematiche sul colore partiamo
dall'esperimento fatto da Newton che ha analizzato la composizione
della luce bianca (solare) facendo uso di un prisma di vetro.
All'uscita dal
prisma il fascio forma una successione di zone colorate sfumanti con
gradualità l'una nell'altra: quindi si ha uno spettro di
emissione continuo.
Non tutti i testi
classificano l'indaco come colore.
Il fatto che il
violetto ed il rosso, pur trovandosi ai due estremi dello spettro, ai
nostri occhi appaiono simili ha indotto Newton a ordinare i colori in
un cerchio.
Newton nei suoi
studi, da filosofo naturalista, come venivano chiamati a quei tempi
gli scienziati, ha pensato di vedere delle analogie tra i colori
primari e le sette note musicali.
Alcuni termini
che caratterizzano i colori
Tinta o Tonalità
La tinta
caratterizza un colore come appartenente ad una particolare famiglia
come rosso, blu, ... ed è determinata dalla lunghezza d'onda
dominante. Si tratta della caratteristica cui il senso comune fa
riferimento con la parola colore intesa in senso generico.
Luminosità
Determinata
dall'intensità della radiazione luminosa e quindi dalla sensazione,
che determina il grado di 'chiarezza' di un colore, in pratica la sua
posizione tra i due estremi: bianco (chiarezza massima) e nero
(chiarezza minima), viene detta anche brillanza.
Saturazione cromatica
Definisce
la purezza di un colore, cioè la sua distanza dal colore grigio di
uguale chiarezza, viene detta anche purezza.
Una tinta molto satura ha un colore vivido e squillante; al
diminuire della saturazione, il colore diventa più debole e tende al
grigio.
Se la saturazione
viene annullata, il colore si trasforma in una tonalità di grigio,
la desaturazione di una fotografia digitalizzata è la
trasformazione di un'immagine a colori in una in bianco e nero.
Si può anche dire che la
saturazione è il rapporto tra il flusso luminoso monocromatico ed il
flusso totale.
Le
gradazioni
La Gradazione
cromatica è la mescolanza di due colori variando gradualmente le
quantità.
La
Gradazione tonale si
ottiene scurendo o schiarendo un unico colore.
Contrasto
Il contrasto
in un'immagine è la differenza tra il valore più alto (punto più
luminoso) e il valore più basso (punto più scuro) della luminosità
nell'immagine. Se si aumenta tale differenza i valori più luminosi
tendono al valore massimo e i valori più scuri tendono al valore
minimo.
I valori intermedi
non cambiano. Nel caso di un'immagine in "bianco e nero"
aumentare il contrasto significa eliminare il "grigio
intermedio"
Colori caldi
e freddi
E' nota
l'influenza che i colori possono dare al nostro cervello, senza che
ce ne rendiamo conto.
Talvolta si suddividono
i colori distinguendoli in base alle diverse sensazioni che
trasmettono e alle immagini che richiamano alla mente.
Colori Caldi
quelli che tendono all'arancio e al rosso sono luminosi e si
associano alla luce del sole ed al suo calore, Neutri i colori
che tendono al nero, al bianco e al grigio e Freddi quelli che
tendono al viola e al blu o al verde ed evocano il ghiaccio, il mare
o il cielo.
Si tratta di una
suddivisione in base a sensazioni e quindi è abbastanza elastica, ha
un certo interesse perchè viene usata per studiare il colore degli
ambienti.
Se ci si trova
in un locale verde-blu si avverte la sensazione di freddo prima
rispetto a quello che capita in un locale con prevalenza di colore
rosso, questo pare sia dovuto al fatto che il verde e il blu
rallentano la circolazione del sangue, mentre il rosso e l'arancione
la stimolano.
Il colore arancione poi
stimola in molte persone l'appetito quindi è adatto in un ristorante
ma non opportuno nella cucina di una persona che ha problemi di
obesità.
Percezione dei
colori
Uno colore non viene
percepito sempre allo stesso modo, le sue caratteristiche ci appaiono
diverse se il contesto in cui si trova è cromaticamente diverso.
Si pensi alla grande
importanza che hanno effetti del genere in un manifesto
pubblicitario.
Nella figura sottostante
ci sono due quadratini gialli uguali, questo colore assume un valore
luminoso differente, se posto su un fondo chiaro o su un fondo scuro.
Il quadratino su fondo
scuro, oltre che più luminoso appare anche più in evidenza.
I diversi colori
quindi possono essere distinti in base agli attributi che l'occhio
umano è in grado di distinguere e alla sensazione che producono
nell'osservatore:
la Tinta
o Tonalità (Hue), la Saturazione (Saturation) e la
Luminosità o Brillanza (Brightness)
Approfondimenti su
sintesi additiva e sottrattiva
Sintesi additiva
dei colori
Nei monitor e negli
schermi televisivi il colore è ottenuto secondo il principio della
sintesi additiva, lo schermo è realizzato con tre serie di cristalli
liquidi o fosfori che, eccitati da elettroni, assumono
rispettivamente la colorazione dei colori primari additivi blu,
verde e rosso. (RGB). La qualità della rappresentazione dipende
quindi dalla qualità dei fosfori e dalla loro aderenza ai colori
primari teorici.
La dimensione di
questi elementi colorati è talmente piccola che l'occhio umano non
li distingue singolarmente ma li recepisce sotto forma di un unico
colore ottenuto per sintesi additiva.
Nella sintesi
additiva, fasci di luce colorata sovrapposti danno origine a colori
più chiari, poiché la luminosità dei vari fasci di luce si somma.
La sintesi additiva
solitamente viene rappresentata con uno schema che mette in evidenza
i colori primari ed i secondari ottenuti mescolando due primari in
parti uguali.
Modello di colori
RGB
Tale modello di
colori è di tipo additivo e si basa sui tre colori Rosso (Red),
Verde (Green) e Blu (Blue), da cui
appunto il nome RGB.
Un'immagine può
infatti essere scomposta, attraverso filtri o altre tecniche, in
questi colori base che, miscelati tra loro, danno quasi tutto lo
spettro dei colori visibili, con l'eccezione delle porpore.
rosso + blu =
magenta
rosso + verde = giallo
verde + blu = ciano
la somma dei tre colori
primari dà il bianco
Colori
complementari
Nella sintesi
additiva, un colore si definisce complementare di un'altro quando
sommato a questo forma il bianco, pertanto il giallo
è complementare del blu, il magenta è
complementare del verde e il ciano è
complementare del rosso.
Sintesi
sottrattiva dei colori
Bisogna fare attenzione a
non confondere con il sistema precedente, il sistema di tipo
sottrattivo infatti invece di sommare la luce, sottrae chiarezza,
scurendo i colori.
Nel caso degli
inchiostri quindi le mescolanze funzionano in modo diverso ed i tre
primari della sintesi sottrattiva corrispondono ai secondari di
quella additiva
Quadricromia
CMYK
CMYK è l'acronimo
per Ciano (Cyan), Magenta (Magenta),
Giallo (Yellow), Nero (BlacK); è un
modello di colore detto quadricromia.
La scelta della lettera K
per il Nero, perchè la C è già usata per il Ciano
Talvolta
i colori sottrattivi vengono chiamati Rosso, Giallo Blu commettendo
una imprecisione.
giallo + ciano =
verde
magenta + ciano = viola
giallo + magenta = arancione
la somma dei tre colori
primari dà il nero
Colori
complementari
Nella sintesi
sottrattiva, un colore si definisce complementare di un'altro quando
sommato a questo forma il nero, pertanto il verde è
complementare del magenta, il viola è
complementare del giallo e il ciano è complementare
dell' arancio.
Si può dire che il bianco
è il complementare del nero.
Contrasti
tra colori complementari
Il
contrasto creato dall'accostamento di due complementari esalta la
luminosità, questo perchè ogni colore della coppia non ha nessun
componente in comune.
L'effetto di contrasto
e di complementarità è particolarmente evidente se si pone al
centro il colore più luminoso.
Un breve cenno a due
concetti di un certo interesse scientifico
Temperatura di colore
Questa definizione di tipo
scientifico non ha nulla a che vedere con quanto detto nel paragrafo
precedente a proposito dei colori caldi e freddi che faceva
riferimento ad una sensazione emotiva e psicologica.
La scala della temperatura
di colore si basa sulla luce che irradia un oggetto riscaldato alle
alte temperature. Non ci si basa su un particolare tipo di materiale
ma si prende in considerazione un convenzionale corpo nero,
cioè un oggetto capace di assorbire la luce di qualsiasi frequenza.
Se questo corpo viene
riscaldato ad alta temperatura è in grado di irradiare luce di
qualsiasi frequenza, un po' come una lampadina ad incandescenza.
All'aumentare della
temperatura viene emesso prima calore (raggi infrarossi) poi una luce
di colore rosso che diventa gialla, tale emissione è accompagnata da
un aumento dell'intensità dell'emissione fino a circa 4000 gradi
kelvin.
Aumentando
ulteriormente le temperatura l'intensità dell'emissione diminuisce e
la luce emessa cambia gradualmente colore secondo lo schema riportato
sopra. Tale fenomeno è stato spiegato da Plank con la teoria dei
quanti.
Il rilevamento
della temperatura ha a che fare con la regolazione del bilanciamento
del bianco che ora è possibile su molte fotocamere per tenere conto
del diverso tipo di illuminazione.
La possibilità di
fare correzioni post produzione con interventi fatti a livello di
software ha reso meno importante una regolazione nella fase di scatto
della fotografia.
Il Metamerismo
Abbiamo visto che gli
organi della visione umana quando percepiscono un colore non sono
selettivi quindi in presenza di due segnali luminosi diversi si vede
il segnale risultante senza distinguere come è stato ottenuto. La
stessa sensazione di colore quindi può essere ottenuta in modo
differente in presenza di luce con differente distribuzione
spettrale.
Questo fenomeno non è
eliminabile perché è una proprietà del sistema visivo dell'uomo,
in un certo senso favorisce la riproduzione dei colori permettendo di
costruire lo stesso colore con tecniche diverse e colori primari
diversi.
Però due oggetti,
ugualmente illuminati, possono avere lo stesso colore con una
determinata sorgente di luce, ma colore diverso con un’altra
sorgente di luce e questo è un problema di cui si deve tenere conto
e che ha a che fare con la temperatura di colore di una fonte
luminosa e che si può controllare con la regolazione del
bilanciamento del bianco.
Spesso sono
riportate le temperature di colore del bianco dei monitor, siano essi
di tipo CRT, LCD o al plasma, ma questa temperatura, in realtà, non
è reale in quanto tale bianco è prodotto per metamerismo dalla
somma dei colori fondamentali (Red, Green e Blue) prodotti dai
diversi fosfori.
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